sabato 16 giugno 2012

Verso casa



14 giugno 2012

Verso Addis
Maputo è qui giù, vasta e lontana. Colore della terra. E il mare blu.
Le mani si sono salutate, dure e callose quelle di Sem, il nostro autista paziente, temprate nelle miniere del Sudafrica. Le nostre sono incerte, si cercano e faticano ad abbandonarsi. Lacrime e sorrisi per sdrammatizzare e foto per affacciarsi un po’più avanti, solo un poco, però.
Il bilancio per ora lo fanno le emozioni e il cuore, per il resto c’è tempo.
La bellezza del Mozambico, la dolcezza del suo accento e del suo sguardo scuro, delle sue curve morbide e ondeggianti. Fra i suoi colori, l’arte, la poesia e i coccodrilli orgogliosi.
Le montagne sono alte, declinano verso il mare. Noi partiamo.

15 giugno 2012

Sosta ad Addis, tempo di una corsa breve sulla ring-road. Luci lontane della città, gente che attraversa nel buio della notte e appare all’improvviso nell’alba, di ritorno verso l’aeroporto.
In mezzo un breve sonno, sveglia alle 4,20 ora locale, 3,20 per noi.
Gli etiopi sono gentili, le donne belle, tante, al lavoro ovunque.
Poi il decollo a sole già pieno. Fra poco il Nilo fangoso e lontano e il deserto, per ore sotto di noi, mentre voliamo verso casa. 



mercoledì 13 giugno 2012

kanimambo Malangatana



13 giugno 2012

Eccoci qua, l’ultimo giorno è arrivato.
Stamattina,dopo aver fatto colazione, siamo andati a Matalana, a nord di Maputo, dove abbiamo passato la giornata alla fondazione dell’artista Malangatana.
Abbiamo visitato tutto il complesso, fondato da lui quando era in vita, dove sorgeva il suo nido d’infanzia. Abbiamo portato tanti fiori sulla sua tomba, ci siamo raccolti in una bellissima preghiera con suo figlio e le persone del posto. Noi abbiamo cantato per lui “ Bella ciao “.
Abbiamo continuato la visita dei terreni della fondazione mentre le donne preparavano per noi il pranzo, capretto, pollo, riso e xima (polenta bianca).
I ragazzi dell’Istituto d’arte ci hanno dato i batik che abbiamo fatto a scuola e hanno messo a disposizione i loro.
Verso le 16.30 abbiamo ringraziato e salutato tutti e siamo ritornati al Fatima’s.
Questi dieci giorni ci hanno regalato forti emozioni, amicizie, scambi di esperienze e ci hanno dato molte lezioni di vita indimenticabili e, soprattutto, ci hanno fatto riscoprire una parte di noi che ci eravamo dimenticati: non siamo soli al mondo.


Non importa da dove vieni o chi sei



12 giugno 2012

Dopo colazione ci siamo recati al Museo nazionale d’arte dove abbiamo visto molte opere di pittori come Chichorro, Bertina Lopez, scultori. Tra essi spicca il nome di Malangatana, uno degli artisti più famosi del Mozambico, che ha avuto un ruolo molto importante nella liberazione del suo Paese. Ci hanno fatto provare forti emozioni.
Queste opere parlano del periodo del colonialismo di cui questo paese è stato vittima e di cui, ancora oggi, porta i segni.
Dopo aver visitato il museo ci siamo recati al “Nucleo d’arte” un’officina artistica, dove abbiamo ricevuto un’accoglienza molto calorosa e abbiamo avuto il piacere di conoscere Mucavele, uno dei più importanti pittori mozambicani, del quale avevamo già visto alcune opere nel Museo nazionale.
Finita la visita al Nucleo d’arte, abbiamo fatto una piccola pausa pranzo. Nel pomeriggio siamo andati a visitare le due sedi della Scuola Nazionale di Arte Visuale di Maputo. Qui abbiamo incontrato il direttore che ci ha fatto da guida all’ interno della scuola facendoci vedere le aule e i laboratori che erano destinati alla grafica. Questa parte della scuola ha sede in un edificio coloniale bellissimo, situato in un luogo centrale, e malfamato, della città. Il settore tessile, e della ceramica invece, sorge in un quartiere più periferico e povero ed è stato costruito con il finanziamento della comunità cinese che qui è molto numerosa.
Nel tardo pomeriggio siamo stati invitati a casa di Claudia, una delle ragazze mozambicane che ha preso parte al progetto dello scambio artistico tra i due Paesi e che è venuta a Bologna a maggio e ha viaggiato con noi. Arrivati al Bairo Verde, ovvero il quartiere dove vive Claudia, abbiamo subito notato la bellezza dell’allestimento dei tavoli. Tutta la sua numerosa famiglia, dai nonni ai piccoli di tre anni, ci ha accolto per ringraziarci dell’accoglienza riservata a Claudia e Rapoul in Italia.
Dopo le presentazioni, i saluti e i balli ci siamo seduti a tavola dove c è stato un bellissimo ringraziamento e una preghiera.
Dopo la cena c’è stato il taglio della torta con su scritto “Obrigado Yoda”, un altro momento che ci rimarrà impresso nella mente.
Questa giornata ci ha ricordato una poesia di Venanzio :
                                                          “ Uma lagrima, flue no rosto mas belo
                                                             Uma gota, rasga a alegria de uma
                                                             Deusa do amor
                                                             Uma gota, uma lagrima
                                                             Um beijo,um abraco
                                                             Um suspiro de ternura “

... perchè non importa da dove vieni o chi sei ma le emozioni che si percepiscono in momenti come questi.





Batik



11 giugno 2012

Il Batik, è una tecnica di colorazione su tessuto tipica del Mozambico, con cui vengono eseguiti quadri bellissimi, con raffigurate scene di vita quotidiana, animali e paesaggi.
Oggi alla scuola Noroeste 2, i nostri amici mozambicani ci hanno insegnato questa tecnica. Alex, dopo averci tagliato delle pezze di cotone bianco, ci ha chiesto di disegnarci su un motivo semplice. Dopo, con la cera sciolta di una candela, abbiamo iniziato a spennellare le parti dove non volevamo che il tessuto assorbisse il colore, e poi abbiamo immerso tutta la pezza nell’arancione. Una volta tirato fuori e fatto asciugare al sole, abbiamo ripetuto lo stesso procedimento fino al riempimento di colore di tutto il disegno, iniziando dal tono piu chiaro fino ad arrivare al nero. Una volta finito, i ragazzi hanno stirato le pezze con sopra dei fogli di carta assorbente così da far sciogliere la cera, e vualà, Batik!
È stato molto divertente ma anche difficile perchè è una tecnica che richiede molta pazienza. E molta pazienza hanno avuto Alex, Eugenio e il professor Calisto a insegnarci.
Il risultato è sorprendente, per essere la prima volta!
Ce li porteremo a casa con noi, non vediamo l’ora di farveli vedere.

martedì 12 giugno 2012

Lezione di Geografia




10 giugno
Ore 12:00 lezione di Geografia. Oggi ci hanno permesso di assistere ad una lezione che dura 45 minuti. Siamo entrate in classe con il professore e gli alunni si sono alzati in piedi per salutarci. L’emozione è stata fortissima, eravamo troppo entusiaste di essere lì. Ci siamo sedute nei banchi in fondo e abbiamo seguito la lezione con grande attenzione. L’argomento principale di oggi era l’emigrazione e l’immigrazione all’interno del Mozambico e anche in generale, le cause e le conseguenze. La lezione si è svolta normalmente, anche se la nostra presenza suscitava curiosità. Il professore spiegava scrivendo alla lavagna, i ragazzi seguivano e partecipavano interessati e a volte rispondevano in coro. Alla fine della lezione il professore ha fatto l’appello e la cosa che ci ha stupito è che non chiamava gli alunni per nome ma diceva solo i numeri e loro rispondevano “sto!”. In classe erano in 60 O.o Incredibile! Uscite dalla classe siamo andate a consegnare i libri che avevamo portato in segreteria. Siamo usciti dalla scuola e abbiamo fatto delle foto di gruppo e in quel momento siamo venute a sapere che era l’ultimo giorno che andavamo a scuola. E’ stato il momento più brutto. Quando abbiamo realizato che tra poco saremmo ritornate in Italia, intorno a noi si è fatto silenzio, nessuno sapeva più che dire, ci ritornavano solo in mente i primi momenti in cui siamo arrivate a scuola, le persone che abbiamo conosciuto le emozioni indescrivibili che abbiamo provato. Sono momenti indimenticabili che terremo racchiusi nel nostro scrigno.

lunedì 11 giugno 2012

Spiaggia e danze







10 giugno 2012

Vi riassumiamo un pò la rilassante giornata di ieri: nella mattinata abbiamo dormito, per smaltire tutta la stanchezza del giorno prima; nel pomeriggio siamo andate al mercatino dell’artigianato e del batik, era enorme e molto bello, però non siamo riuscite a prendere molto perchè le cose erano tante e, fermandoci a guardare ogni cosa, il tempo è passato in fretta. Siamo anche andate al mare, spiaggia bellissima, però era troppo freddo per fare il bagno. Abbiamo bevuto il succo di cocco e mangiato la sua polpa, buonissima. Alla sera siamo state invitate dagli studenti universitari a mangiare la carne alla griglia, di sottofondo alla nostra cena c’era la musica e, mentre aspettavamo il cibo, tutti abbiamo ballato. E’ stata una serata molto rilassante.
Stamattina, dopo colazione siamo andate in un negozio dove vendono le capulanas, tipico tessuto mozambicano, dove abbiamo fatto molti acquisti. Poi siamo tornate a scuola e finamente eccoci a imparare il batik. Si tratta di una tecnica per dipingere sui tessuti usando la cera, aggiungendo volta per volta i diversi colori. I nostri insegnanti sono alcuni studenti della scuola: Alex ed Eugenio che avevamo già conosciuto nei giorni scorsi.
La giornata non è ancora finita e chissà come procederà.

domenica 10 giugno 2012

Parco Kruger e dintorni








9 giugno 2012
Oggi 9 giugno…ci siamo svegliate stanchissime dopo una giornatina turbolenta. Ieri non abbiamo scritto, causa stanchezza...

Vi facciamo un breve riassunto
Giorno 7 giugno: la mattina siamo andate alla scuola Noroeste 2 per creare i tanto desiderati batik, ma il laboratorio è stato rimandato a lunedì per problemi tecnici. A quel punto, ci hanno chiesto di confezionare qualcosa con le loro capulanas e Ilaria ci ha stupite con una creazione magnifica!!!  La sera, e che sera! siamo andate al MERCATO DEL PESCE! Dove abbiamo scoperto il buonissimo pesce Serra e ci siamo spazzolate i gamberoni, qui sono veramente buoni!!
Giorno 8, sveglia alle 3 di notte e partiamo per una delle esperienze più belle della nostra vita: IL SAFARI! Andiamo fino al Parco Kruger con il nostro pulmino, che poi ricorda molto il furgoncino degli hippies. Abbiamo passato la frontiera con il Sudafrica perchè il parco si trova proprio al confine.
Il parco è immenso: abbiamo visto tantissimi impala, gli gnu, gli elefanti, le giraffe, gli ippopotami, il rinoceronte, i macachi e i babbuini, i coccodrilli, i facoceri e i leoni.. I leoni! Abbiamo visto una caccia alla gazzella, e la leonessa stanca che dormiva tra gli arbusti. Gli avvoltoi volteggiavano sulla carcassa. La sera, nel tornare a casa, siamo rimaste bloccate in frontiera perchè il nostro visto era scaduto uscendo dal Mozambico. Visto che siamo andate a fare il safari in Sudafrica abbiamo dovuto aspettare per rifare un nuovo visto. Alla fine, stanche come dei ciucci, siamo finalmente tornate a casa, a Maputo e oggi 9 giugno ci aspetta un pomeriggio di mare e una mangiata di carne!!!!